PAGES

FLUXTALES 19

FLUXTALES19

In arte la forma liberata dalla diarrea del contenuto è implacabile e ineluttabile, da qui il sogno di Fluxus di George Maciunas.

 

Il mondo è pieno di sognatori dell’antiarte. Ma che cos’è? Il concetto di antiarte è una semplice connessione della psicosi come sintassi.

 

Ha scritto Friedrich Nietzsche, noi non meritiamo neppure il mondo delle apparenze.

03

 

Lo statuto dell’etica era filosofico, oggi è mondano, deprivato degli assoluti e relativizzato sulle spoglie della piccola storia.

 

Storia sociale e cultura materiale. Sono questi gli utensili dell’entomologo sociale!

 

Nella società mercantile spettacolare la rappresentazione è compresa nel sogno di un paio di occhiali.

 

La democrazia borghese che vogliono infliggerci con i bipartitismi è una forma di patriarcato della politica, ha i suoi giullari e le sue odalische.

 

Per spezzare una vanga. Condizione femminile e civiltà: non sono forse la donne che hanno assicurato al loro sorgere i sistemi agro cerealicoli?

 

Alle dodici e cinquanta di oggi cliccando “duchamp gruyère emmenthal” sono comparsi tredicimila e settecento collegamenti. È forse per questo che arte è vita? A parte la domanda sub rosa perché tanto misticismo delle cause?

 

Tra i se-dicenti artisti Fluxus ci sono due partiti. Quelli per cui l’arte è facile. Quelli per cui l’arte è vita. Peccato che le istituzioni non li fanno votare per paura del grottesco!

 

Ci sono bordi e bordi. Quelli tra la veglia e il sonno, quelli tra la ragione e il crepuscolo. Quest’ultimi sono quelli che – secondo Hegel – l’uccello di Minerva taglia di netto con il suo volo.

01

 

Le parole-valigia sono una forma sintattica delle mappe. Lo intuì a suo tempo Lewis Carroll, esse favoriscono l’arte della connessione che ha in Alice la sua regina di senso.

 

È più insopportabile il sapere o la verità! Evidentemente il sapere che fa la verità.

 

Blue Monday detto anche Caucasian. La ricetta classica è: tre quarti di wodka, un quarto di Cointreau, una goccia di Blue Vegetable Extract (Blue food coloring). Molto ghiaccio, agitare con cura. I barman sulla Madison Avenue ci aggiungono qualche goccia di Ketel One Citroen (una wodka da supermercato) e di Martini Extra Dry. Sbagliato! Così come è sbagliato colorarlo con l’orribile Bols blue Curaçao e decorarlo con una fettina di arancio. Gli anarchici russi a Parigi lo correggevano con la polvere nera di una cartuccia e lo chiamavano Red Monday! Le pétroleuse, invece, sostituivano il Cointreau con l’anisette Marie Brizard. Una curiosità, il Blue Monday per gli inglesi è il venti gennaio.

04

 

Se il sapere fa la verità, non diventa sapiente chi vuole, ma diventa veritiero chi mente per dire la verità.

 

L’etimo di attraversare rimanda a ciò che non si può dire se non con il tacere!

Con la poesia guardata (visiva) i bischeri riducono la spur a traccia oftalmica.

Marcel Duchamp, che la cronaca sull’ennesima vendita a rate di CD sull’arte moderna definisce padre di Jasper Johns e di Robert Rauschenberg, ha sorpassato il retinico con la cassetta del piccolo chimico, con il risultato che non è più possibile vantare un senso all’alterazione delle condizioni di sintassi-sfondo iconico di una forma visuale.

 

Diceva il mio professore di latino, i fondati motivi non galleggiano mai sulla superficie della pagina.

 

La pulsione scopica non è mai poetica piuttosto è psicotica, considerato che si orienta sempre verso l’oggetto perduto in cui il soggetto seppellisce il senso.

02

 

Piazzale Cadorna, Milano, tra un treno e l’altro. Mi guardo intorno. Solo quel gran coglione di Le Corbusier poteva disprezzare senza vergognarsene il disordine delle strade costruite sul cammino degl’asini.

 

La nudità del visuale di cosa si fa corpo se la parola spogliata scompare sempre sotto il sintomo?

 

****