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Racconti gourmand. Cinque.

Racconti Gourmand. Cinque.

 

“Non è vero che il Cavalier Banana, che affligge la vita politica italiana, è stato colpito due sole volte al capo con un oggetto per mano di scriteriati. Chi scrive ne conosce un’altra che risale al 1981, quando aveva di suo qualche capello in testa ed era meno bolso e incipriato. Il merito è tutto di un amico scomparso, Gianni Sassi che, tirandoglielo dietro mentre il Banana scendeva a precipizio le scale, gli restituì uno zampone con cui si era presentato a casa sua come ospite per il party di capodanno. Che ci faceva costui in quella casa dalle parti di piazzale Martini a Milano? Era stato invitato per discutere un progetto che stava a cuore ad un amico di Sassi, suo collaboratore nonché produttore cine-televisivo nell’agenzia di pubblicità che dirigeva come art-director, insieme a mille altre sconclusionate iniziative di quegl’anni. Il progetto è presto raccontato, una specie di telegiornale della moda abbigliamento che volevano proporre al Cavalier Banana per le sue reti televisive. Anche allora il Banana era molto indaffarato e non era facile parlargli. Come fecero? L’amico produttore di Sassi sapeva che il Banana era ossessionato dal sesso e che non si sarebbe fatto sfuggire un party con donne belle, giovani e disponibili, dunque ne reclutarono una manciata. Erano modelle che il piccolo produttore interessato al telegiornale di moda aveva invitato tramite la compagna, una ex-indossatrice tedesca. La discussione sul progetto, però, non durò che pochi minuti, il tempo per il Banana di accorgersi di essere finito in un covo di “comunisti” (sic!), tanto che si alzò di scatto, recuperò in tutta fretta il cappotto in camera da letto e scappò inseguito da Sassi che nel frattempo era entrato in cucina ed aveva afferrato lo zampone. Glielo tirò sul capo mentre il Banana scendeva le scale. Come andò a finire? Le lenticchie quella sera, per devozione, fecero da letto a dei cotechini, il telegiornale di moda fu poi fatto da altri qualche anno dopo. Chi scrive, invitato più che altro a far da comparsa in questa commedia di cui venne a sapere lo scopo soltanto dopo il tiro dello zampone, ebbe un pizzico di fortuna, una delle ragazze presenti si lasciò riaccompagnare nella pensione in cui alloggiava in Piazza San Babila. La rivide solo un’altra volta, distesa sulle due pagine centrali di Playmen.

Chi è il Cavalier Banana? I pochi che leggeranno questa nota lo sanno già. Chi scrive ebbe la disavventura una manciata di anni dopo di fornire servizi di catering alle sue aziende e di conoscerlo per quello che è. Un povero narcisista ignorante.”

(Tratto da: Condimenti. Una storia sociale delle salse, 2010.)

Zabaione al pepe.

Riunite in una casseruola di rame a fondo spesso cinque tuorli e 200 grammi di zucchero. Con una frusta batteteli fino a che non avrete ottenuto un composto bianco e cremoso che fila. Uniteci dodici grani di pepe nero schiacciati con una lama, un centimetro di tronchetto di vaniglia sbriciolato, due bicchieri di vino bianco secco, la scorza grattugiata di un limone non trattato, mezzo bicchiere di grappa di Malvasia o di Nocino(°). Cuocete il tutto a fuoco dolcissimo e a bagnomaria continuando a battere. Passate spesso la frusta contro i bordi e il fondo della casseruola per impedire la coagulazione dei tuorli. Lo zabaione deve ispessirsi e risultare compatto. A questo punto togliete il recipiente dal calore e versatelo in coppette fredde.

È la salsa ideale per lo zampone di Modena fresco che accompagnerete con piccole brioche confezionate con l’appareil per le patate duchessa(°°).

(°) – Ideale sarebbe mezzo bicchiere di liquore di prugnolo selvatico o di aceto balsamico tradizionale di Modena affinato.

(°°) – L’appareil per questa preparazione è composto da una purea di patate passate al setaccio a cui si aggiunge burro, uova, noce moscata e pepe. Una volta steso su un piano imburrato si usa per confezionare piccole brioche, chenelle, schiacciatine.

***

 

3 pensieri su “Racconti gourmand. Cinque.

  1. Hans

    Sono racconti godevoli,gustosi,in certi passaggi emozionanti.
    Sono di un giovane signore che non ha più 36 anni,prodigio e prodigioso,genio precoce,sulla porta di casa è gigante, trattiene (ahimè) il fiato.
    (alla maniera di C.R.)

    ps. nel 1971 le uniche reti televisive che ricordo erano,Rai,Capodistria,
    Telemontecarlo,Svizzera